Il Dubbio.


il dubbio.

Con la strategia dell’incertezza l’obiettivo è appunto quello di eliminare i dubbi e spacciare per certezze le proprie convinzioni. I dubbi invece spingono al ragionamento, all’analisi, al ricorso alla memoria.

Ma, si direbbe allora, si può governare con i dubbi? Intanto dobbiamo affermare che da sempre siamo governati da ipotesi: la previsione del pil, del deficit, gli spread, le percentuali di crescita e di occupazione, le coperture. Tutti elementi sui quali è doveroso avere dubbi. Sono ipotesi, previsioni, nient’altro. I grandi economisti alla fine si sono inventati la “mano invisibile del mercato” per far tornare i conti… cioè il caso, potremmo dire il dubbio al quadrato.

 Con l’incertezza, qualcuno spera di scatenare la paura e il ricorso al voto utile. Non ha fatto i conti con l’insorgenza della rivoluzione provocata dai dubbi e soprattutto dalla capacità di governare i dubbi. Oggi “in questo mondo di ladri”, addestrare al dubbio è già un enorme successo. E il merito dei pentastellati resta stampato nella storia per questo, hanno sostituito alla rabbia il dubbio. Tanto lo hanno fatto bene da subirne anche internamente le conseguenze. Su una cosa, io però non avrei dubbi. Che il 4 marzo sia necessario recarsi a votare. Comunque ed ognuno con i suoi dubbi. Altrimenti il dubbio potrebbe trasformarsi nella cosa più deleteria per noi: “il rimorso”. E se vivere con i dubbi è auspicabile, vivere con i rimorsi è una tragedia.”

da FQ 

 

Il dubbio, l’incertezza di ognuno di noi rimane cerca risposte e soluzioni concrete . Il nostro voto sarà fondamentale segno di una società cosciente.  Se la politica di oggi, e di ieri continua a rimanere solo su base di ipotesi occorre cambiare passo .  Se così non fosse la dura realtà è un costante indebolimento della società e di essere cittadino .